Sino al 3 aprile uffici comunali chiusi al pubblico (tranne che per i casi indifferibili
autorizzati dal dirigente competente) e stop ai mercati, sia a quello del sabato che agli altri, per
evitare il più possibile i contatti fra i cittadini e indurre tutti a rimanere a casa. Sono le decisioni
ulteriori assunte dal sindaco Gino Ioppolo in relazione alle misure adottate per la prevenzione e il
contrasto al Coronavirus. Per quanto riguarda i tributi locali, come si precisa dall’ufficio Tributi, il
Comune non adotterà misure coattive per il recupero delle somme risultanti dagli avvisi di
accertamento e dalle ingiunzioni di pagamento e ogni chiarimento sulle istanze di rettifica e
annullamento potrà essere richiesto dopo l’emergenza – Covid 19.
In relazione all’esito positivo (adesso in attesa della validazione da Roma) del tampone
somministrato a una paziente ricoverata all’ospedale “Gravina” (il primo caso a Caltagirone),
Ioppolo, nel “prendere atto” della notizia, ribadisce l’indispensabilità dell’assoluto rispetto, da parte
di tutti, delle disposizioni in materia: “Si tratta di restrizioni che, unite alle altre, comportano
sicuramente sacrifici e rinunce per tutti – afferma il sindaco – Ma sono inevitabili per prevenire ed
evitare possibili contagi – Mi appello, quindi, ancora una volta, al senso di responsabilità dei
caltagironesi. E mi rivolgo, in particolare, ai giovani: siamo molto vicini alle vostre necessità e
comprendiamo che per voi è giustamente importante stare insieme ad amici e conoscenti e spesso
all’interno di locali pubblici. Ma questo, oggi, non è, purtroppo, possibile perché dobbiamo, tutti
insieme, combattere per una causa più importante. Quindi vi invito, ancora una volta, a rimanere a
casa (cosa che, ovviamente, riguarda tutti), magari riscoprendo quanto sia bello parlare e
confrontarsi con i familiari, ascoltare la musica preferita e dedicarsi alle letture più congeniali”.